Come la brina imbrana: Roberto Marzano
Come la brina imbrana sembrerebbe a tutta prima quasi una sorta di autobiografia romanzata, con quel Tonino che ricorda ma solo in parte, l’autore. Le esperienze personali e la timidezza del protagonista, sono in realtà una sorta di escamotage per parlare d’altro, del gap tra Nord e Sud d’Italia, per esempio, della povertà di chi partendo dal Meridione decideva di spostarsi per lavoro in quella Torino i cui abitanti ancora erano, anche se non tutti, preda di pregiudizi e stereotipi razzisti. La storia è vissuta dal punto di vista di un immigrato bambino che man mano cresce e le cui sensazioni tattili, visive e uditive, diventano storia universale perché esulano dalla soggettività individuale del protagonista, per diventare messaggio corale, sociale. Un romanzo che affronta con leggerezza temi importanti.