Il Collegio dei Nobili di Parma agli inizi del Settecento: Mary Blindflowers
Questo testo è stato depositato all'Università degli Studi di Sassari al termine dell'anno accademico 1998-99. È infatti una tesi di laurea.
Si tratta di un testo sperimentale basato sulla trascrizione, analisi e commento di un documento manoscritto: “Diario del Collegio Convitto dei Nobili. Regole, Avvisi, Istruzioni per Convitto de' Nobili in Parma di Padre Antonio Magaza", gesuita che descrive accuratamente e con dovizia di particolari la vita dei convittori all'interno di un Seminarium nobilium parmense, insistendo su curiosità, abbigliamento, esercizi cavallereschi, spettacoli, alimentazione, manie e prepotenze di una classe privilegiata e snob che purtroppo deteneva il potere economico e politico. Il quadro è chiaro: padri gesuiti malleabili, disposti a flettere la loro moralità al gusto e alle esigenze dei Farnese. Religiosi predicanti umiltà che poi riservavano ai servi gli avanzi del pasto dei “Signori” abituati a masticare il cibo e offrirlo al vicino come se niente fosse. Educatori che consideravano normale l'esposizione di creature deformi come spettacolo per divertire i nobili e tanto altro…